domenica 26 gennaio 2014
La celiachia
Ve lo dico Nutro & Crudo...
La celiachia, secondo la descrizione medica, è una malattia autoimmune dell'intestino tenue, che si verifica in individui di tutte le età, geneticamente predisposti. I sintomi includono diarree cronica, ritardo della crescita nei bambini e stanchezza. Si ritiene che la malattia possa interessare da 1 su 1750 a 1 su 105 persone negli Stati Uniti. In Italia si parla di 1 celiaco ogni 150 abitanti, con netta prevalenza femminile. La celiachia è causata da una reazione alla gliadina, una prolammina alcol-solubile (proteina del glutine) presente nel grano e da proteine simili che si trovano nelle Triticeae, che comprendono altri cereali comuni, quali orzo e segale.
L'esposizione alla gliadina causa una reazione infiammatoria e quindi a un danneggiamento dei villi che rivestono l'intestino tenue, chiamata atrofia dei villi. Ciò interferisce con l'assorbimento delle sostanze nutritive. Il danno è considerevole in quanto si compromette l'assimilazione del ferro e non vengono assorbiti nemmeno i minerali di traccia.
L'unico trattamento efficace conosciuto dai medici è una permanente dieta priva di glutine. Per la scienza igienistica invece tutto è legato alla forza autoguarente e all'energia immunitaria del singolo individuo. In pratica l'igiene naturale va nella direzione diametralmente opposta. Troppa forza immunitaria per la medicina, troppo poca per l'igienismo. D'accordo sullo stop al glutine, ma ancor di più serve uno stop alla caseina, colla micidiale quanto il glutine se non di più.
Rimettere in funzione l'intestino tenue e una superficie assimilativa di 600 mq con quasi 6 milioni di villi appiattiti e a volte lacerati non è lavoro di giorni o settimane, ma paziente ricostruzione che prende mesi. Esiste un solo medico al mondo capace di compiere il miracolo, e si chiama Dr Immunitario.
Occorre dar modo alla mucosa di rifarsi e di riprendersi, stando al riparo di ulteriori aggravamenti. Questo significa digestioni leggere e rapide, digestioni virtuose, sangue fluido, niente proteinomanie e niente acidificazioni.
Servono pazienti cure a base di succo di carota pura, o di carota con sedano e mele, o di carota-patata-bietola, con pizzico di peperoncino piccante per rimarginare le lesioni. Nella fase iniziale occorre trovare il giusto equilibrio tra stitichezza e diarrea, provando e riprovando.
I miglioramenti e le guarigioni da celiachia esistono e sono le persone che le hanno sperimentate a dover essere cercate da chi è afflitto da questo problema.
Tratto dal blog dell'igienista Valdo Vaccaro
venerdì 24 gennaio 2014
Decalogo per la buona salute...di tutti!
Ve lo dico Nutro & Crudo...
DECALOGO DI SALUTE CONCRETA VALIDO PER TUTTI:
La nostra formula vincente è di una semplicità disarmante, priva di trucchi e di segreti, priva di licenze e di patenti esclusive. Ecco un decalogo indispensabile per tutti:
1) Ridurre drasticamente, o meglio eliminare, prodotti caseari, zuccheri ed edulcoranti industriali in tutte le forme evidenti o nascoste.
2) Incrementare in modo sensibile e consistente frutta, vegetali, legumi freschi, radici, frutta da guscio, germogli, patate, cereali.
3) Masticare bene e lentamente. Mangiare solo quando si è puliti dentro e si ha vera fame. Evitare le bevande a tavola.
4) Dormire meglio la notte, finestra socchiusa (mai tappata) e testa verso nord. La carenza di sonno produce dolori muscolari, azione anti-insulinica e picchi glicemici. Ridere di più di giorno, prenderla con filosofia, coltivare la sopportazione, la tolleranza e il rispetto.
5) Dialogare col proprio corpo e i propri sensori di fame e sazietà.
6) Muoversi di più, camminare a ritmo, fare più aerobica e traspirazione. Sudare fa bene, è segnale che i reni stanchi ed insufficienti vengono sostituiti dalla pelle nel ricambio acqueo. Succede ogniqualvolta miglioriamo la dieta in senso crudista e lasciamo da parte sale-zucchero-latte-carne-pesce-caffè-farmaci-vaccini. In pratica, sudare è la prima forma di crisi eliminativa dove viene rotta la catena della ritenzione idrica e vengono espulse le tossine che acidificano il sistema. Niente micidiali antitraspiranti ma più meloni, più angurie e più pesche.
7) Respirare meglio catturando il massimo possibile di ossigeno O2 (20% dell’aria pura) e di azoto-nitrogeno N (80% dell’aria pura), che entra in tutte le sostanze proteiche. Associato alla melatonina attivata dai raggi solari, catturati dalla retina oculare e convogliati alla magica ghiandola pineale, l’azoto dell’aria si trasforma in libero cibo proteico in zona ipofisaria, diventando somatotropina e fattore di crescita cellulare, in grado di sopperire al cibo mancante, come fanno i respirazionisti o i breathariani. Come fanno pure gli elefanti i quali, nonostante il costante sbilancio calorico tra quanto mangiano e quanto consumano, riescono a mantenersi in salute ed in equilibrio ponderale grazie alla loro ottima capacità respiratoria.
8) Concentrarsi nel cambiamento radicale delle abitudini distruttive come fumare, bere caffè-the-cole-bibite-alcolici e succhi confezionati. Fissare come obiettivo minimo prioritario almeno una spremuta di agrumi al risveglio, un paio di mangiate giornaliere di sola frutta al naturale, e un primo piatto di verdura cruda come esordio a pranzo e a cena.
9) Non mettere mai in bocca qualcosa che non sia cibo vivo, fresco e naturale.
10) Darsi una bella risvegliata dal torpore, dall’indifferenza, dall’insensibilità e dal credulismo predominante.
Tratto dal Blog dell'igienista Valdo Vaccaro
DECALOGO DI SALUTE CONCRETA VALIDO PER TUTTI:
La nostra formula vincente è di una semplicità disarmante, priva di trucchi e di segreti, priva di licenze e di patenti esclusive. Ecco un decalogo indispensabile per tutti:
1) Ridurre drasticamente, o meglio eliminare, prodotti caseari, zuccheri ed edulcoranti industriali in tutte le forme evidenti o nascoste.
2) Incrementare in modo sensibile e consistente frutta, vegetali, legumi freschi, radici, frutta da guscio, germogli, patate, cereali.
3) Masticare bene e lentamente. Mangiare solo quando si è puliti dentro e si ha vera fame. Evitare le bevande a tavola.
4) Dormire meglio la notte, finestra socchiusa (mai tappata) e testa verso nord. La carenza di sonno produce dolori muscolari, azione anti-insulinica e picchi glicemici. Ridere di più di giorno, prenderla con filosofia, coltivare la sopportazione, la tolleranza e il rispetto.
5) Dialogare col proprio corpo e i propri sensori di fame e sazietà.
6) Muoversi di più, camminare a ritmo, fare più aerobica e traspirazione. Sudare fa bene, è segnale che i reni stanchi ed insufficienti vengono sostituiti dalla pelle nel ricambio acqueo. Succede ogniqualvolta miglioriamo la dieta in senso crudista e lasciamo da parte sale-zucchero-latte-carne-pesce-caffè-farmaci-vaccini. In pratica, sudare è la prima forma di crisi eliminativa dove viene rotta la catena della ritenzione idrica e vengono espulse le tossine che acidificano il sistema. Niente micidiali antitraspiranti ma più meloni, più angurie e più pesche.
7) Respirare meglio catturando il massimo possibile di ossigeno O2 (20% dell’aria pura) e di azoto-nitrogeno N (80% dell’aria pura), che entra in tutte le sostanze proteiche. Associato alla melatonina attivata dai raggi solari, catturati dalla retina oculare e convogliati alla magica ghiandola pineale, l’azoto dell’aria si trasforma in libero cibo proteico in zona ipofisaria, diventando somatotropina e fattore di crescita cellulare, in grado di sopperire al cibo mancante, come fanno i respirazionisti o i breathariani. Come fanno pure gli elefanti i quali, nonostante il costante sbilancio calorico tra quanto mangiano e quanto consumano, riescono a mantenersi in salute ed in equilibrio ponderale grazie alla loro ottima capacità respiratoria.
8) Concentrarsi nel cambiamento radicale delle abitudini distruttive come fumare, bere caffè-the-cole-bibite-alcolici e succhi confezionati. Fissare come obiettivo minimo prioritario almeno una spremuta di agrumi al risveglio, un paio di mangiate giornaliere di sola frutta al naturale, e un primo piatto di verdura cruda come esordio a pranzo e a cena.
9) Non mettere mai in bocca qualcosa che non sia cibo vivo, fresco e naturale.
10) Darsi una bella risvegliata dal torpore, dall’indifferenza, dall’insensibilità e dal credulismo predominante.
Tratto dal Blog dell'igienista Valdo Vaccaro
giovedì 23 gennaio 2014
Il Bircher-Müesli...non solo una pappetta!
Ve lo dico Nutro & Crudo...
E' il dottor Max Bircher l'ideatore della celebre miscela di fiocchi di cereali, frutta secca e semi oleosi che avrebbe costituito, nelle sue innumerevoli varianti, la dieta di milioni di persone.
Il “Müesli”.
All’inizio del 20esimo secolo, la medicina non si occupava ancora dell’aspetto nutrizionale della terapia e le tendenze vegetariane o "crudiste" erano etichettate come rivoluzionarie dai dottori.
Alla fine del 19esimo secolo, il giovane medico constatò che gli alimenti a base di vegetali naturali, non trattati, favorivano il processo di guarigione.
Il müesli non è però solo un alimento.
Dietro alla scodella di cereali sta infatti tutta una filosofia volta ad una vita salutare e che ben si sposa con la dieta a base di cibi integrali e la voglia di rinunciare ad alcol, caffè e cacao.
Bircher indicò una nuova strada da seguire, richiamando l’attenzione sull’importanza del concetto di alimentazione sana, nei discorsi su salute e malattia.
Bircher espresse critiche contro le terapie dell’epoca, attirandosi le ire degli ambienti medici tradizionali.
Questi si concentravano esclusivamente sull’aspetto sintomatico della malattia, senza preoccuparsi dei possibili processi psichici o delle altre cause che ne sono all'origine.
I risultati ottenuti dalle sue ricerche sulle vitamine consolidano l’appellativo di “precursore della cura nutrizionale” che si è meritato.
Quella che era un disciplina innovativa cento anni fa è diventata una componente importante della medicina odierna.
E' il dottor Max Bircher l'ideatore della celebre miscela di fiocchi di cereali, frutta secca e semi oleosi che avrebbe costituito, nelle sue innumerevoli varianti, la dieta di milioni di persone.
Il “Müesli”.
All’inizio del 20esimo secolo, la medicina non si occupava ancora dell’aspetto nutrizionale della terapia e le tendenze vegetariane o "crudiste" erano etichettate come rivoluzionarie dai dottori.
Alla fine del 19esimo secolo, il giovane medico constatò che gli alimenti a base di vegetali naturali, non trattati, favorivano il processo di guarigione.
Il müesli non è però solo un alimento.
Dietro alla scodella di cereali sta infatti tutta una filosofia volta ad una vita salutare e che ben si sposa con la dieta a base di cibi integrali e la voglia di rinunciare ad alcol, caffè e cacao.
Bircher indicò una nuova strada da seguire, richiamando l’attenzione sull’importanza del concetto di alimentazione sana, nei discorsi su salute e malattia.
Bircher espresse critiche contro le terapie dell’epoca, attirandosi le ire degli ambienti medici tradizionali.
Questi si concentravano esclusivamente sull’aspetto sintomatico della malattia, senza preoccuparsi dei possibili processi psichici o delle altre cause che ne sono all'origine.
I risultati ottenuti dalle sue ricerche sulle vitamine consolidano l’appellativo di “precursore della cura nutrizionale” che si è meritato.
Quella che era un disciplina innovativa cento anni fa è diventata una componente importante della medicina odierna.
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Müesli e colazione
martedì 21 gennaio 2014
La luna che sorge...
Ve lo dico Nutro & Crudo...
Un video sulla luna che sorge: dura giusto il tempo per far fermare, almeno per pochi secondi, la vostra frenetica giornata...
Un video sulla luna che sorge: dura giusto il tempo per far fermare, almeno per pochi secondi, la vostra frenetica giornata...
lunedì 20 gennaio 2014
Gli errori della moderna alimentazione
Ve lo dico Nutro & Crudo...
Gli errori della moderna alimentazione nascono dal fatto che negli ultimi decenni l'alimentazione stessa è molto cambiata. In realtà dovremmo dire che è peggiorata.
Le malattie, infatti, possono essere considerate come un vero e proprio flagello!
Vediamo quali sono, da vicino, gli errori più comuni:
1) Eccesso calorico.
Consumiamo di più di quanto dovremmo! E l'eccesso calorico, lo si deve capire bene, porta inevitabilmente all'obesità.
2)Situazioni psicologicamente negative.
Che portano, chiaramente, a mangiare più del necessario oppure a non mangiare affatto!
3) Fretta eccessiva nel mangiare.
Causa anche di aria nello stomaco.
4) Cibi poveri e cibi indigesti.
Che potremmo definire sbagliati...perchè sottoposti a trattamenti, trasformazioni, raffinazioni, cotture eccessive.
Tutti errori che dovremmo imparare presto ad evitare...
Gli errori della moderna alimentazione nascono dal fatto che negli ultimi decenni l'alimentazione stessa è molto cambiata. In realtà dovremmo dire che è peggiorata.
Le malattie, infatti, possono essere considerate come un vero e proprio flagello!
Vediamo quali sono, da vicino, gli errori più comuni:
1) Eccesso calorico.
Consumiamo di più di quanto dovremmo! E l'eccesso calorico, lo si deve capire bene, porta inevitabilmente all'obesità.
2)Situazioni psicologicamente negative.
Che portano, chiaramente, a mangiare più del necessario oppure a non mangiare affatto!
3) Fretta eccessiva nel mangiare.
Causa anche di aria nello stomaco.
4) Cibi poveri e cibi indigesti.
Che potremmo definire sbagliati...perchè sottoposti a trattamenti, trasformazioni, raffinazioni, cotture eccessive.
Tutti errori che dovremmo imparare presto ad evitare...
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errori alimentari
sabato 18 gennaio 2014
venerdì 17 gennaio 2014
Discorso tipico dello schiavo...
Ve lo dico Nutro & Crudo...
Un video di Silvano Agosti, regista, sceneggiatore, produttore cinematografico, direttore della fotografia, scrittore e poeta italiano, sull'importanza della libertà e sullo schiavismo contemporaneo:
"O vi svegliate o capirete troppo tardi che siete tutti morti"...
Un video di Silvano Agosti, regista, sceneggiatore, produttore cinematografico, direttore della fotografia, scrittore e poeta italiano, sull'importanza della libertà e sullo schiavismo contemporaneo:
"O vi svegliate o capirete troppo tardi che siete tutti morti"...
giovedì 16 gennaio 2014
Il peso è una conseguenza delle nostre scelte
Ve lo dico Nutro & Crudo…
“Questo è un errore tipico e comunissimo tra le donne, sia che vogliano dimagrire o che vogliano mettere su ciccia. Il peso, il grasso, la magrezza non sono dunque obiettivi da rincorrere ma sintomi derivativi.
“Questo è un errore tipico e comunissimo tra le donne, sia che vogliano dimagrire o che vogliano mettere su ciccia. Il peso, il grasso, la magrezza non sono dunque obiettivi da rincorrere ma sintomi derivativi.
Occorre puntare alla salute, alla funzionalità gastrointestinale, al potere assimilativo, e il peso forma inevitabilmente farà la sua riapparizione come per incanto, senza lasciare strascichi ed effetti collaterali.
Sulla questione peso la diseducazione di massa domina e regna incontrastata. Troppa gente specula sull'ignoranza popolare e sulla frenesia femminile di ottenere dei risultati pronti e tastabili. Le varie diete sono diventate non a caso un business miliardario.
Personaggi tra i meno qualificati in fatto di cultura alimentare, ma estremamente dotati in spirito imprenditoriale e speculativo, hanno diffuso le loro formule, le loro esche, le loro reti e il loro verbo trasformandosi inopinatamente da venditori di fumo in dispensatori di peso forma e di bellezza estetica, millantando e illudendo milioni di donne con risultati di breve periodo seguiti da situazioni penose e insostenibili.
Per crescere di peso nulla di meglio che le camminate e il crudismo. Niente integrazioni e niente vitamina-D. Tagliamo biscottini, the, marmellate e latte di cereali. Più vitalità nei cibi. Patate, zucche, cavoli e rape in tutte le forme possibili ed immaginabili. Più enzimi, più contenuto mineral-vitaminico e più forza vibrazionale. Incremento sostanziale in clorofilla verde e nei bioflavonoidi. Inserimento di avocado e di centrifughe con carote-sedano-ananas. Patate, patate dolci, zucche, cavoli e rape in tutte le forme possibili ed immaginabili. Pensare in positivo, studiare il materiale a disposizione sul blog e mettere sistematicamente in atto quanto apprendiamo e condividiamo”
Per crescere di peso nulla di meglio che le camminate e il crudismo. Niente integrazioni e niente vitamina-D. Tagliamo biscottini, the, marmellate e latte di cereali. Più vitalità nei cibi. Patate, zucche, cavoli e rape in tutte le forme possibili ed immaginabili. Più enzimi, più contenuto mineral-vitaminico e più forza vibrazionale. Incremento sostanziale in clorofilla verde e nei bioflavonoidi. Inserimento di avocado e di centrifughe con carote-sedano-ananas. Patate, patate dolci, zucche, cavoli e rape in tutte le forme possibili ed immaginabili. Pensare in positivo, studiare il materiale a disposizione sul blog e mettere sistematicamente in atto quanto apprendiamo e condividiamo”
martedì 14 gennaio 2014
Pediatra vegano (1) - Dott. Luciano Proietti
Ve lo dico Nutro & Crudo...
Un video(diviso in 3 parti) nel quale il dottor Luciano Proietti ci racconta il suo essere pediatra vegano!
Un video(diviso in 3 parti) nel quale il dottor Luciano Proietti ci racconta il suo essere pediatra vegano!
Noi siamo lo spirito nel corpo...
Ve lo dico Nutro & Crudo...
Noi siamo lo spirito nel corpo (non fate gli spiritosi, eh!) e
la dimensione "spirituale" gioca un ruolo fondamentale nel nostro benessere. Ascoltate le parole del Dott. Roy Martina...
Buona visione!
Noi siamo lo spirito nel corpo (non fate gli spiritosi, eh!) e
la dimensione "spirituale" gioca un ruolo fondamentale nel nostro benessere. Ascoltate le parole del Dott. Roy Martina...
Buona visione!
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Spiritualità
domenica 12 gennaio 2014
Il dimenticato dottor Max Gerson
Ve lo dico Nutro & Crudo...
Il metodo di Max Gerson è un trattamento naturale che attiva la straordinaria capacità del corpo di autoguarirsi attraverso una dieta vegetariana equilibrata, succhi di frutta freschi, integratori naturali e l’utilizzo di clisteri di caffè.
Il sistema immunitario, attivandosi, è in grado infatti di guarire malattie considerate pressochè incurabili come artriti, allergie, epatiti, lupus, emicranie, malattie cardiache o altre di tipo degenerativo, sino alla cura stessa del cancro.
Il dottor Gerson ha sviluppato il suo metodo nel 1930, sperimentandolo inizialmente su sè stesso per guarire le emicranie debilitanti che lo affliggevano.
Col tempo Gerson si accorse sempre più dell’importanza della sua scoperta, comprendendo che le cause della maggior parte delle malattie degenerative erano riconducibili ad un elevato tasso di tossicità all’interno dell’organismo unitamente a diverse carenze nutrizionali.
Così giunse alla conclusione che fornendo al corpo tutta la dose di enzimi, minerali e sostanze nutritive di cui necessitava, attraverso una dieta vegetariana bilanciata comprendente soprattutto abbondanti succhi di frutta freschi, si ripristinava la capacità del corpo di auto-guarirsi, ovvero di auto-disintossicarsi.
Di fatto, i succhi ottenuti dalle spremute di frutta e ortaggi, rigorosamente crudi, forniscono il modo più semplice ed efficace per attivare tale ripristino, poichè contenenti quegli elementi nutritivi più facili da digerire e assimilare.
La dieta di Gerson, interamente biologica e vegetariana, è stata creata per essere ricca di vitamine, minerali, enzimi e micro-nutrienti, ma povera di sodio, grassi e proteine.
Per comprendere al meglio in cosa può consistere ecco un esempio tipico di schema giornaliero rispettato dai pazienti che la seguono:
- tre pasti completi vegetariani al giorno, comprendenti frutta biologica, verdura e cereali integrali (un pasto tipico deve comprendere insalate, verdure crude o cotte, patate al forno, e almeno una zuppa di Ippocrate);
- una decina di bicchieri di succo fresco di carota/mela (crude) e di verdure a foglie verdi preparati ogni ora;
- spuntini di frutta fresca da consumare a proprio piacimento in aggiunta alla normale dieta.
I supplementi di integratori naturali, invece, sono compresi nel metodo di Gerson a seconda dei casi specifici, e vengono forniti in quantità terapeutiche per guarire svariate malattie. Eccoli di seguito elencati:
- ascorbato di potassio;
- soluzione di Lugol (Iodio 5% – Ioduro di potassio 10% – Acqua distillata 85%)
- vitamina B-12;
- ormoni tiroidei;
- enzimi pancreatici.
Sull’utilizzo di clisteri di caffè, infine, secondo Gerson, questi risultano essere il metodo principale di disintossicazione dei tessuti e del sangue per i malati di cancro, i quali possono richiedere sino a 5 clisteri di caffè al giorno.
La figlia di Max Gerson, Charlotte spiega la necessità del loro impiego affermando che "nel momento in cui il paziente entra nel pieno della terapia del metodo Gerson, l’effetto combinato del cibo, dei succhi di frutta e degli integratori induce il sistema immunitario ad attaccare e disintegrare il tessuto tumorale, oltre che ad attivarsi per eliminare le tossine accumulate nei tessuti del corpo.
Questa grande procedura di pulizia comporta il rischio di sovraccaricare e avvelenare il fegato, un importantissimo organo di disintossicazione, il quale, in un malato di cancro, è già danneggiato e debilitato."
Per questo i clisteri di caffè sono essenziali: assistono il fegato nell’eliminazione di residui tossici dal corpo.
Concludendo, è di fondamentale importanza precisare che il metodo terapeutico di Max Gerson non può essere rivolto a tutti.
I pazienti devono essere in grado di mangiare, bere ed evacuare normalmente.
Ad esempio chi ha subito un trapianto d’organi, una metastasi cerebrale o danni renali gravi, o chi possiede pacemaker, difficilmente potrà mai sottoporsi ad una simile terapia.
Per ogni tipo di informazione consigliamo di visitare il sito internet ufficiale del Gerson Institute.
(Tratto da Altra Informazione)
Il metodo di Max Gerson è un trattamento naturale che attiva la straordinaria capacità del corpo di autoguarirsi attraverso una dieta vegetariana equilibrata, succhi di frutta freschi, integratori naturali e l’utilizzo di clisteri di caffè.
Il sistema immunitario, attivandosi, è in grado infatti di guarire malattie considerate pressochè incurabili come artriti, allergie, epatiti, lupus, emicranie, malattie cardiache o altre di tipo degenerativo, sino alla cura stessa del cancro.
Il dottor Gerson ha sviluppato il suo metodo nel 1930, sperimentandolo inizialmente su sè stesso per guarire le emicranie debilitanti che lo affliggevano.
Col tempo Gerson si accorse sempre più dell’importanza della sua scoperta, comprendendo che le cause della maggior parte delle malattie degenerative erano riconducibili ad un elevato tasso di tossicità all’interno dell’organismo unitamente a diverse carenze nutrizionali.
Così giunse alla conclusione che fornendo al corpo tutta la dose di enzimi, minerali e sostanze nutritive di cui necessitava, attraverso una dieta vegetariana bilanciata comprendente soprattutto abbondanti succhi di frutta freschi, si ripristinava la capacità del corpo di auto-guarirsi, ovvero di auto-disintossicarsi.
Di fatto, i succhi ottenuti dalle spremute di frutta e ortaggi, rigorosamente crudi, forniscono il modo più semplice ed efficace per attivare tale ripristino, poichè contenenti quegli elementi nutritivi più facili da digerire e assimilare.
La dieta di Gerson, interamente biologica e vegetariana, è stata creata per essere ricca di vitamine, minerali, enzimi e micro-nutrienti, ma povera di sodio, grassi e proteine.
Per comprendere al meglio in cosa può consistere ecco un esempio tipico di schema giornaliero rispettato dai pazienti che la seguono:
- tre pasti completi vegetariani al giorno, comprendenti frutta biologica, verdura e cereali integrali (un pasto tipico deve comprendere insalate, verdure crude o cotte, patate al forno, e almeno una zuppa di Ippocrate);
- una decina di bicchieri di succo fresco di carota/mela (crude) e di verdure a foglie verdi preparati ogni ora;
- spuntini di frutta fresca da consumare a proprio piacimento in aggiunta alla normale dieta.
I supplementi di integratori naturali, invece, sono compresi nel metodo di Gerson a seconda dei casi specifici, e vengono forniti in quantità terapeutiche per guarire svariate malattie. Eccoli di seguito elencati:
- ascorbato di potassio;
- soluzione di Lugol (Iodio 5% – Ioduro di potassio 10% – Acqua distillata 85%)
- vitamina B-12;
- ormoni tiroidei;
- enzimi pancreatici.
Sull’utilizzo di clisteri di caffè, infine, secondo Gerson, questi risultano essere il metodo principale di disintossicazione dei tessuti e del sangue per i malati di cancro, i quali possono richiedere sino a 5 clisteri di caffè al giorno.
La figlia di Max Gerson, Charlotte spiega la necessità del loro impiego affermando che "nel momento in cui il paziente entra nel pieno della terapia del metodo Gerson, l’effetto combinato del cibo, dei succhi di frutta e degli integratori induce il sistema immunitario ad attaccare e disintegrare il tessuto tumorale, oltre che ad attivarsi per eliminare le tossine accumulate nei tessuti del corpo.
Questa grande procedura di pulizia comporta il rischio di sovraccaricare e avvelenare il fegato, un importantissimo organo di disintossicazione, il quale, in un malato di cancro, è già danneggiato e debilitato."
Per questo i clisteri di caffè sono essenziali: assistono il fegato nell’eliminazione di residui tossici dal corpo.
Concludendo, è di fondamentale importanza precisare che il metodo terapeutico di Max Gerson non può essere rivolto a tutti.
I pazienti devono essere in grado di mangiare, bere ed evacuare normalmente.
Ad esempio chi ha subito un trapianto d’organi, una metastasi cerebrale o danni renali gravi, o chi possiede pacemaker, difficilmente potrà mai sottoporsi ad una simile terapia.
Per ogni tipo di informazione consigliamo di visitare il sito internet ufficiale del Gerson Institute.
(Tratto da Altra Informazione)
Di
fatti, i succhi ottenuti dalle spremute di frutta e ortaggi,
rigorosamente crudi, forniscono il modo più semplice ed efficace per
attivare tale ripristino, poichè contenenti quegli elementi nutritivi
più facili da digerire e assimilare.
La dieta di Gerson, interamente biologica e vegetariana, è stata creata per essere ricca di vitamine, minerali, enzimi e micro-nutrienti, ma povera di sodio, grassi e proteine.
Per comprendere al meglio in cosa può consistere lascio a voi tutti un esempio tipico di schema giornaliero rispettato dai pazienti che la seguono:
- tre pasti completi vegetariani al giorno, comprendenti frutta biologica, verdura e cereali integrali (un pasto tipico deve comprendere insalate, verdure crude o cotte, patate al forno, e almeno una zuppa di Ippocrate);
- una decina di bicchieri di succo fresco di carota/mela (crude) e di verdure a foglie verdi preparati ogni ora;
- spuntini di frutta fresca da consumare a proprio piacimento in aggiunta alla normale die - See more at: http://www.altrainformazione.it/wp/2012/10/07/il-metodo-di-max-gerson-e-le-cliniche-a-cui-rivolgersi/#sthash.0Knc0QS8.dpuf
La dieta di Gerson, interamente biologica e vegetariana, è stata creata per essere ricca di vitamine, minerali, enzimi e micro-nutrienti, ma povera di sodio, grassi e proteine.
Per comprendere al meglio in cosa può consistere lascio a voi tutti un esempio tipico di schema giornaliero rispettato dai pazienti che la seguono:
- tre pasti completi vegetariani al giorno, comprendenti frutta biologica, verdura e cereali integrali (un pasto tipico deve comprendere insalate, verdure crude o cotte, patate al forno, e almeno una zuppa di Ippocrate);
- una decina di bicchieri di succo fresco di carota/mela (crude) e di verdure a foglie verdi preparati ogni ora;
- spuntini di frutta fresca da consumare a proprio piacimento in aggiunta alla normale die - See more at: http://www.altrainformazione.it/wp/2012/10/07/il-metodo-di-max-gerson-e-le-cliniche-a-cui-rivolgersi/#sthash.0Knc0QS8.dpuf
Il metodo di Max Gerson è un trattamento naturale che attiva la straordinaria capacità del corpo di autoguarirsi attraverso una dieta vegetariana equilibrata, succhi di frutta freschi, integratori naturali e l’utilizzo di clisteri di caffè.
Il sistema immunitario, attivandosi, è in grado infatti di guarire malattie considerate pressochè incurabili come artriti, allergie, epatiti, lupus, emicranie, malattie cardiache o altre di tipo degenerativo, sino alla cura stessa del cancro.
Il dottor Gerson ha sviluppato il suo metodo nel 1930, sperimentandolo inizialmente su sè stesso per guarire le emicranie debilitanti che lo affliggevano. Col tempo Gerson si accorse sempre più dell’importanza della sua scoperta, comprendendo che le cause della maggior parte delle malattie degenerative erano riconducibili ad un elevato tasso di tossicità all’interno dell’organismo unitamente a diverse carenze nutrizionali.
Così giunse alla conclusione che fornendo al corpo tutta la dose di enzimi, minerali e sostanze nutritive di cui necessitava, attraverso una dieta vegetariana bilanciata comprendente soprattutto abbondanti succhi di frutta freschi, si ripristinava la capacità del corpo di auto-guarirsi, ovvero di auto-disintossicarsi. - See more at: http://www.altrainformazione.it/wp/2012/10/07/il-metodo-di-max-gerson-e-le-cliniche-a-cui-rivolgersi/#sthash.0Knc0QS8.dpuf
Il sistema immunitario, attivandosi, è in grado infatti di guarire malattie considerate pressochè incurabili come artriti, allergie, epatiti, lupus, emicranie, malattie cardiache o altre di tipo degenerativo, sino alla cura stessa del cancro.
Il dottor Gerson ha sviluppato il suo metodo nel 1930, sperimentandolo inizialmente su sè stesso per guarire le emicranie debilitanti che lo affliggevano. Col tempo Gerson si accorse sempre più dell’importanza della sua scoperta, comprendendo che le cause della maggior parte delle malattie degenerative erano riconducibili ad un elevato tasso di tossicità all’interno dell’organismo unitamente a diverse carenze nutrizionali.
Così giunse alla conclusione che fornendo al corpo tutta la dose di enzimi, minerali e sostanze nutritive di cui necessitava, attraverso una dieta vegetariana bilanciata comprendente soprattutto abbondanti succhi di frutta freschi, si ripristinava la capacità del corpo di auto-guarirsi, ovvero di auto-disintossicarsi. - See more at: http://www.altrainformazione.it/wp/2012/10/07/il-metodo-di-max-gerson-e-le-cliniche-a-cui-rivolgersi/#sthash.0Knc0QS8.dpuf
Il metodo di Max Gerson è un trattamento naturale che attiva la straordinaria capacità del corpo di autoguarirsi attraverso una dieta vegetariana equilibrata, succhi di frutta freschi, integratori naturali e l’utilizzo di clisteri di caffè.
Il sistema immunitario, attivandosi, è in grado infatti di guarire malattie considerate pressochè incurabili come artriti, allergie, epatiti, lupus, emicranie, malattie cardiache o altre di tipo degenerativo, sino alla cura stessa del cancro.
Il dottor Gerson ha sviluppato il suo metodo nel 1930, sperimentandolo inizialmente su sè stesso per guarire le emicranie debilitanti che lo affliggevano. Col tempo Gerson si accorse sempre più dell’importanza della sua scoperta, comprendendo che le cause della maggior parte delle malattie degenerative erano riconducibili ad un elevato tasso di tossicità all’interno dell’organismo unitamente a diverse carenze nutrizionali.
Così giunse alla conclusione che fornendo al corpo tutta la dose di enzimi, minerali e sostanze nutritive di cui necessitava, attraverso una dieta vegetariana bilanciata comprendente soprattutto abbondanti succhi di frutta freschi, si ripristinava la capacità del corpo di auto-guarirsi, ovvero di auto-disintossicarsi.
- See more at: http://www.altrainformazione.it/wp/2012/10/07/il-metodo-di-max-gerson-e-le-cliniche-a-cui-rivolgersi/#sthash.0Knc0QS8.dpuf
Il sistema immunitario, attivandosi, è in grado infatti di guarire malattie considerate pressochè incurabili come artriti, allergie, epatiti, lupus, emicranie, malattie cardiache o altre di tipo degenerativo, sino alla cura stessa del cancro.
Il dottor Gerson ha sviluppato il suo metodo nel 1930, sperimentandolo inizialmente su sè stesso per guarire le emicranie debilitanti che lo affliggevano. Col tempo Gerson si accorse sempre più dell’importanza della sua scoperta, comprendendo che le cause della maggior parte delle malattie degenerative erano riconducibili ad un elevato tasso di tossicità all’interno dell’organismo unitamente a diverse carenze nutrizionali.
Così giunse alla conclusione che fornendo al corpo tutta la dose di enzimi, minerali e sostanze nutritive di cui necessitava, attraverso una dieta vegetariana bilanciata comprendente soprattutto abbondanti succhi di frutta freschi, si ripristinava la capacità del corpo di auto-guarirsi, ovvero di auto-disintossicarsi.
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Il metodo di Max Gerson è un trattamento naturale che attiva la straordinaria capacità del corpo di autoguarirsi attraverso una dieta vegetariana equilibrata, succhi di frutta freschi, integratori naturali e l’utilizzo di clisteri di caffè.
Il sistema immunitario, attivandosi, è in grado infatti di guarire malattie considerate pressochè incurabili come artriti, allergie, epatiti, lupus, emicranie, malattie cardiache o altre di tipo degenerativo, sino alla cura stessa del cancro.
Il dottor Gerson ha sviluppato il suo metodo nel 1930, sperimentandolo inizialmente su sè stesso per guarire le emicranie debilitanti che lo affliggevano. Col tempo Gerson si accorse sempre più dell’importanza della sua scoperta, comprendendo che le cause della maggior parte delle malattie degenerative erano riconducibili ad un elevato tasso di tossicità all’interno dell’organismo unitamente a diverse carenze nutrizionali.
Così giunse alla conclusione che fornendo al corpo tutta la dose di enzimi, minerali e sostanze nutritive di cui necessitava, attraverso una dieta vegetariana bilanciata comprendente soprattutto abbondanti succhi di frutta freschi, si ripristinava la capacità del corpo di auto-guarirsi, ovvero di auto-disintossicarsi.
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Il dottor Gerson ha sviluppato il suo metodo nel 1930, sperimentandolo inizialmente su sè stesso per guarire le emicranie debilitanti che lo affliggevano. Col tempo Gerson si accorse sempre più dell’importanza della sua scoperta, comprendendo che le cause della maggior parte delle malattie degenerative erano riconducibili ad un elevato tasso di tossicità all’interno dell’organismo unitamente a diverse carenze nutrizionali.
Così giunse alla conclusione che fornendo al corpo tutta la dose di enzimi, minerali e sostanze nutritive di cui necessitava, attraverso una dieta vegetariana bilanciata comprendente soprattutto abbondanti succhi di frutta freschi, si ripristinava la capacità del corpo di auto-guarirsi, ovvero di auto-disintossicarsi.
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Il metodo di Max Gerson è un trattamento naturale che attiva la straordinaria capacità del corpo di autoguarirsi attraverso una dieta vegetariana equilibrata, succhi di frutta freschi, integratori naturali e l’utilizzo di clisteri di caffè.
Il sistema immunitario, attivandosi, è in grado infatti di guarire malattie considerate pressochè incurabili come artriti, allergie, epatiti, lupus, emicranie, malattie cardiache o altre di tipo degenerativo, sino alla cura stessa del cancro.
Il dottor Gerson ha sviluppato il suo metodo nel 1930, sperimentandolo inizialmente su sè stesso per guarire le emicranie debilitanti che lo affliggevano. Col tempo Gerson si accorse sempre più dell’importanza della sua scoperta, comprendendo che le cause della maggior parte delle malattie degenerative erano riconducibili ad un elevato tasso di tossicità all’interno dell’organismo unitamente a diverse carenze nutrizionali.
Così giunse alla conclusione che fornendo al corpo tutta la dose di enzimi, minerali e sostanze nutritive di cui necessitava, attraverso una dieta vegetariana bilanciata comprendente soprattutto abbondanti succhi di frutta freschi, si ripristinava la capacità del corpo di auto-guarirsi, ovvero di auto-disintossicarsi.
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Il sistema immunitario, attivandosi, è in grado infatti di guarire malattie considerate pressochè incurabili come artriti, allergie, epatiti, lupus, emicranie, malattie cardiache o altre di tipo degenerativo, sino alla cura stessa del cancro.
Il dottor Gerson ha sviluppato il suo metodo nel 1930, sperimentandolo inizialmente su sè stesso per guarire le emicranie debilitanti che lo affliggevano. Col tempo Gerson si accorse sempre più dell’importanza della sua scoperta, comprendendo che le cause della maggior parte delle malattie degenerative erano riconducibili ad un elevato tasso di tossicità all’interno dell’organismo unitamente a diverse carenze nutrizionali.
Così giunse alla conclusione che fornendo al corpo tutta la dose di enzimi, minerali e sostanze nutritive di cui necessitava, attraverso una dieta vegetariana bilanciata comprendente soprattutto abbondanti succhi di frutta freschi, si ripristinava la capacità del corpo di auto-guarirsi, ovvero di auto-disintossicarsi.
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Il
metodo di Max Gerson e le cliniche a cui rivolgersi - See more at:
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venerdì 10 gennaio 2014
Benessere!
Ve lo dico Nutro & Crudo...
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il benessere psicofisico è uno stato di equilibrio mentale-fisico-ambientale e non unicamente “assenza di malattia”
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il benessere psicofisico è uno stato di equilibrio mentale-fisico-ambientale e non unicamente “assenza di malattia”
Conquistare il benessere è una responsabilità che dobbiamo prenderci in prima persona.
Molte persone confondono il “benessere” con l’assenza di qualsiasi malattia, ma attualmente il benessere viene inteso come uno stato globale di buona salute fisica, psichica e mentale. Purtroppo proprio quest’ultima viene trascurata…
Cerchiamo di cambiare modo di pensare! Il contrario del “benessere” non è direttamente la “malattia” ma quello stato in cui ogni attività risulta faticosa, rallentata o resa meno gradevole se il nostro corpo non ci sostiene in maniera adeguata.
La mattina si fa fatica ad alzarsi e non ci si sente riposati, l’energia necessaria per svolgere le nostre attività è al minimo, il peso forma e l’aspetto estetico non sono al top. In pratica senza “benessere”, viviamo una vita col “freno a mano tirato”. Quanti di noi si rispecchiano in questa condizione? Perché aspettare di ammalarsi?
Approfittiamo di questo periodo, tradizionalmente dedicato ai buoni propositi, e facciamo un esame al nostro “benessere”:
1) Respiriamo bene o abbiamo una respirazione superficiale e inadeguata?
2) Prediligiamo alimenti vegetali freschi e crudi?
3) Dedichiamo la giusta attenzione alla masticazione?
4) Facciamo attività fisica almeno tre volte a settimana?
5) Abbiamo progetti, obiettivi che ci appassionano e ci mettono di buonumore?
6) Dedichiamo le giuste ore al riposo notturno?
7) Abbiamo eliminato caffé, zuccheri e cibi eccessivamente raffinati, sale, conservanti etc.?
8) Ci esponiamo regolarmente alla luce del sole?
Ricordate, il benessere dipende da noi, dai nostri pensieri a dalle nostre scelte. Non deleghiamo la responsabilità ad altri!
Molte persone confondono il “benessere” con l’assenza di qualsiasi malattia, ma attualmente il benessere viene inteso come uno stato globale di buona salute fisica, psichica e mentale. Purtroppo proprio quest’ultima viene trascurata…
Cerchiamo di cambiare modo di pensare! Il contrario del “benessere” non è direttamente la “malattia” ma quello stato in cui ogni attività risulta faticosa, rallentata o resa meno gradevole se il nostro corpo non ci sostiene in maniera adeguata.
La mattina si fa fatica ad alzarsi e non ci si sente riposati, l’energia necessaria per svolgere le nostre attività è al minimo, il peso forma e l’aspetto estetico non sono al top. In pratica senza “benessere”, viviamo una vita col “freno a mano tirato”. Quanti di noi si rispecchiano in questa condizione? Perché aspettare di ammalarsi?
Approfittiamo di questo periodo, tradizionalmente dedicato ai buoni propositi, e facciamo un esame al nostro “benessere”:
1) Respiriamo bene o abbiamo una respirazione superficiale e inadeguata?
2) Prediligiamo alimenti vegetali freschi e crudi?
3) Dedichiamo la giusta attenzione alla masticazione?
4) Facciamo attività fisica almeno tre volte a settimana?
5) Abbiamo progetti, obiettivi che ci appassionano e ci mettono di buonumore?
6) Dedichiamo le giuste ore al riposo notturno?
7) Abbiamo eliminato caffé, zuccheri e cibi eccessivamente raffinati, sale, conservanti etc.?
8) Ci esponiamo regolarmente alla luce del sole?
Ricordate, il benessere dipende da noi, dai nostri pensieri a dalle nostre scelte. Non deleghiamo la responsabilità ad altri!
mercoledì 8 gennaio 2014
Bruce Lipton: la biologia delle credenze.
Ve lo dico Nutro & Crudo…
Un bellissimo video dove il biologo cellulare statunitense, Bruce H. Lipton ci dà lo spunto per qualche riflessione su argomenti che sarebbe ora di prendere sul serio…
Un bellissimo video dove il biologo cellulare statunitense, Bruce H. Lipton ci dà lo spunto per qualche riflessione su argomenti che sarebbe ora di prendere sul serio…
Buona visione!
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Bruce H. Lipton
martedì 7 gennaio 2014
“Il cancro è sparito e mio padre, ora, sta bene!”
Ve lo dico Nutro & Crudo…
39 anni, un lavoro come consulente informatico a Milano, Massimiliano di cose da dire ne ha. E molte. Soprattutto da quando, due anni fa, la sua vita si è stravolta a seguito dell’ennesima diagnosi di tumore ai danni di suo padre.
“E’ il mio lavoro. Sono consulente informatico. Cercare su Google una spiegazione a tutto ciò che ci stava accadendo mi è sembrata l’azione più logica. Da allora non ho più smesso di cercare”.
La testimonianza di tuo padre è stata toccante. So che non voleva venire e che si sentiva in imbarazzo a raccontare la sua storia…
“Mio padre è sempre stato molto riservato e parlare su un palco a più di 700 persone lo imbarazzava tantissimo. Ma mi ha voluto accontentare perché ne ha capito l’importanza. E poi mi ha confidato che mi deve un favore…”.
Effettivamente qualcuno potrebbe dire che la tua presenza è stata, per fortuna, piuttosto “ingombrante”…
“Lo ammetto. Sono stato pressante. Ma agivo solo nel suo interesse. Dopo le prime due diagnosi di tumore e la chemioterapia successiva non riuscivo a capire come poter affrontare anche il terzo round. E lui era ancora più stanco e spaventato di me.”
Raccontaci con calma.
“Mio padre aveva 57 anni quando gli diagnosticarono il primo tumore al polmone destro. Eravamo tutti fiduciosi: i medici dopo l’intervento dissero che il polmone risultava pulito e che quindi non c’era bisogno di sottoporsi a chemioterapia. Nel corso degli accertamenti pre-operatori avevano riscontrato un infarto ai danni del cuore a causa di una disfunzione alla valvola mitralica di cui nessuno sapeva nulla. Una volta aggiustata anche questa, l’hanno rilasciato con la raccomandazione di non fumare più. E così è stato. Mio padre non ha più toccato una sigaretta. E tutto sembrava andare per il meglio, fino al 2009 quando da un controllo risultò un’altra massa tumorale sul polmone sinistro”.
Questa volta, però, la chemioterapia c’è stata…
“Dopo il secondo intervento, un ciclo di chemioterapia è stata d’obbligo. E sul principio ha funzionato. Ciò che tuttavia mi sorprendeva è che nei controlli successivi all’intervento e alla terapia non ci fossero dei consigli o delle indicazioni terapeutiche per evitare che il cancro si ripresentasse una terza volta. Cosa potevamo fare per non trovarci ancora in questa situazione? Cosa stavamo sbagliando? Niente. Nessuno sapeva risponderci”.
Fino al 2011.
“Era giugno e c’era un caldo infernale. Così, dal nulla, mio padre inizia a stare malissimo. Chiamiamo l’ambulanza e al pronto soccorso ci dicono che è solo un colpo di calore e che non c’è nulla di grave. Ma il giorno dopo le cose non stavano proprio così. Mio padre si muoveva in modo strano e parlava molto lentamente. Così ho aperto google: volevo sapere cosa stava succedendo e perché. La mia ricerca mi ha portato dritto da un neurologo, il dr. Paolo Rege-Gianas, che con una TAC ha delimitato una massa tumorale di origine metastatica nella zona del parlato. L’operazione risultava impossibile e mio padre è stato indirizzato ad una radioterapia mirata per rimpicciolire il cancro. Dentro di me, tuttavia, ribollivo di domande senza risposta”.
E' qui che ha avuto inizio la tua lunga ricerca.
“Una ricerca che ancora continua e che, penso, non terminerà mai. Avevo due possibilità davanti a me: affidarmi per la terza volta al sistema o cercare una via alternativa, sperando in un risultato diverso. Ho scelto quest’ultima strada e per fortuna posso dire che ha funzionato. Ma non è stato tutto rose e viole…”
Convincere tuo padre penso sia stata la parte più dura.
“In principio ho dovuto insistere un bel po’. Del resto era lui stesso a non voler più sottoporsi alla chemioterapia che i medici gli avevano consigliato. Quindi una via alternativa andava trovata e la mia ricerca inseguiva solo chi in questa guerra per la vita aveva avuto successo: non volevo teorie. Solo pratica e risultato. E’ così che sono incappato prima nel video di “A delicate balance” e successivamente nel video “Le cure proibite del cancro”: il centro di tutto era l’alimentazione. E io volevo saperne di più.”
Cosa ha convinto tuo padre a seguirti?
“All’inizio nulla in realtà. Decisi di cambiare per primo la mia alimentazione in modo da riscontrare su me stesso i benefici di questa scelta, ma il mio esempio non smuoveva di un millimetro mio padre che continuava a mangiare come aveva sempre fatto e mi seguiva di malavoglia nelle diverse conferenze mediche cui lo trascinavo. Fino a quando nel novembre del 2011 lo convinsi a partecipare ad un seminario del dr. Young a Firenze. Qui gli è stato fatto sul momento un esame del sangue (si è offerto volontario) e il professore americano gli prescrisse di bere 6 litri di acqua ionizzata alcalina al giorno e di seguire strettamente l’alimentazione raccomandata nel suo libro “Il miracolo del PHalcalino”. Non so cosa sia scattato e perché. Ma all’uscita da quella conferenza mio padre è capitolato e ha accettato di seguirmi per le 12 settimane necessarie al trattamento. Non una in più, ma neanche una in meno. E da quel momento la nostra vita è cambiata completamente”.
Tutta la famiglia ha iniziato a seguire un nuovo stile alimentare…
“Tutti. Mio padre, mia madre ed io. Abbiamo chiesto al dr. Rege-Gianas, oggi divenuto un nostro grande amico, di seguirci. E abbiamo interpellato la dottoressa Michela De Petris, dietologa ed esperta nella terapia nutrizionale del paziente oncologico a Milano, oltre ovviamente al sostegno di Rocco Palmisano, naturopata e iridologo che ha curato la pubblicazione in Italia del libro del dr. Young. In poco tempo avevamo così il nostro estrattore e la nostra dieta per i primi 3 mesi. Ci siamo sottoposti a 5 sessioni di idrocolon-terapia e ci siamo attenuti uno ad uno a tutti i principi esposti sul libro. All’inizio non è stato facile, lo ammetto. L’abitudine è dura a morire. E nutrirsi di estratti di verdure verdi ricche di clorofilla e litri di acqua ionizzata alcalina per i primi giorni può sembrare strano e poco credibile. Ma con il passare dei giorni ci sentivamo tutti sempre meglio e sempre più in forze. Io ho continuato a lavorare e devo ammettere che mi sentivo benissimo. In casa facevamo a gara a chi la mattina aveva la saliva e l’urina più alcalina, e abbiamo imparato a giocare un po’ con una terapia che in principio era tutto meno che usuale. Poco prima della fine delle 12 settimane, nel corso di una visita di controllo, il risultato fu incredibile: la massa tumorale di mio padre si era ridotta a poco più di un puntino ed oggi, a distanza di un anno, il neurologo conferma che non c’è più. Il cancro è stato assorbito e lo si può vedere dalle sue lastre. Mio padre ha smesso la pastiglia per la pressione, ha tolto quella per le crisi epilettiche e sta bene. Anzi, sta benissimo. Si è iscritto ad un corso di cucina naturale vegan-macro-bio e oggi ha preso il diploma di cuoco. Insieme costruiamo e inventiamo piatti, a metà tra il crudo e il cotto. Ci divertiamo a sperimentare insieme nuovi gusti e nuove combinazioni. E la nostra vita è cambiata completamente”.
Da come parli, tuttavia, mi sembra di capire che la guarigione di tuo padre sia solo uno dei tanti risultati ottenuti in questi due anni?
“Combattere insieme, a tu per tu con mio padre, mi ha cambiato. Ci ha cambiati. Ci ha reso più forti, più uniti. Ma soprattutto ci ha dato un sogno: quello di continuare questa ricerca aiutando più persone possibili. Per questo stiamo lavorando insieme al dr. Rege-Gianas per costruire in Italia un centro capace di unire tutte queste scoperte, terapie e consigli alimentari in vista della salute e della prevenzione. I lavori sono solo all’inizio. Ma non demordo.”
Hai un messaggio per chi ti sta leggendo?
“Di non mollare mai. Di diffidare da ciò che è semplice e di non smettete mai di combattere: una speranza c’è sempre. Bisogna solo impegnarsi per ottenerla”.
(Per l'articolo completo cliccate qui)
39 anni, un lavoro come consulente informatico a Milano, Massimiliano di cose da dire ne ha. E molte. Soprattutto da quando, due anni fa, la sua vita si è stravolta a seguito dell’ennesima diagnosi di tumore ai danni di suo padre.
“E’ il mio lavoro. Sono consulente informatico. Cercare su Google una spiegazione a tutto ciò che ci stava accadendo mi è sembrata l’azione più logica. Da allora non ho più smesso di cercare”.
La testimonianza di tuo padre è stata toccante. So che non voleva venire e che si sentiva in imbarazzo a raccontare la sua storia…
“Mio padre è sempre stato molto riservato e parlare su un palco a più di 700 persone lo imbarazzava tantissimo. Ma mi ha voluto accontentare perché ne ha capito l’importanza. E poi mi ha confidato che mi deve un favore…”.
Effettivamente qualcuno potrebbe dire che la tua presenza è stata, per fortuna, piuttosto “ingombrante”…
“Lo ammetto. Sono stato pressante. Ma agivo solo nel suo interesse. Dopo le prime due diagnosi di tumore e la chemioterapia successiva non riuscivo a capire come poter affrontare anche il terzo round. E lui era ancora più stanco e spaventato di me.”
Raccontaci con calma.
“Mio padre aveva 57 anni quando gli diagnosticarono il primo tumore al polmone destro. Eravamo tutti fiduciosi: i medici dopo l’intervento dissero che il polmone risultava pulito e che quindi non c’era bisogno di sottoporsi a chemioterapia. Nel corso degli accertamenti pre-operatori avevano riscontrato un infarto ai danni del cuore a causa di una disfunzione alla valvola mitralica di cui nessuno sapeva nulla. Una volta aggiustata anche questa, l’hanno rilasciato con la raccomandazione di non fumare più. E così è stato. Mio padre non ha più toccato una sigaretta. E tutto sembrava andare per il meglio, fino al 2009 quando da un controllo risultò un’altra massa tumorale sul polmone sinistro”.
Questa volta, però, la chemioterapia c’è stata…
“Dopo il secondo intervento, un ciclo di chemioterapia è stata d’obbligo. E sul principio ha funzionato. Ciò che tuttavia mi sorprendeva è che nei controlli successivi all’intervento e alla terapia non ci fossero dei consigli o delle indicazioni terapeutiche per evitare che il cancro si ripresentasse una terza volta. Cosa potevamo fare per non trovarci ancora in questa situazione? Cosa stavamo sbagliando? Niente. Nessuno sapeva risponderci”.
Fino al 2011.
“Era giugno e c’era un caldo infernale. Così, dal nulla, mio padre inizia a stare malissimo. Chiamiamo l’ambulanza e al pronto soccorso ci dicono che è solo un colpo di calore e che non c’è nulla di grave. Ma il giorno dopo le cose non stavano proprio così. Mio padre si muoveva in modo strano e parlava molto lentamente. Così ho aperto google: volevo sapere cosa stava succedendo e perché. La mia ricerca mi ha portato dritto da un neurologo, il dr. Paolo Rege-Gianas, che con una TAC ha delimitato una massa tumorale di origine metastatica nella zona del parlato. L’operazione risultava impossibile e mio padre è stato indirizzato ad una radioterapia mirata per rimpicciolire il cancro. Dentro di me, tuttavia, ribollivo di domande senza risposta”.
E' qui che ha avuto inizio la tua lunga ricerca.
“Una ricerca che ancora continua e che, penso, non terminerà mai. Avevo due possibilità davanti a me: affidarmi per la terza volta al sistema o cercare una via alternativa, sperando in un risultato diverso. Ho scelto quest’ultima strada e per fortuna posso dire che ha funzionato. Ma non è stato tutto rose e viole…”
Convincere tuo padre penso sia stata la parte più dura.
“In principio ho dovuto insistere un bel po’. Del resto era lui stesso a non voler più sottoporsi alla chemioterapia che i medici gli avevano consigliato. Quindi una via alternativa andava trovata e la mia ricerca inseguiva solo chi in questa guerra per la vita aveva avuto successo: non volevo teorie. Solo pratica e risultato. E’ così che sono incappato prima nel video di “A delicate balance” e successivamente nel video “Le cure proibite del cancro”: il centro di tutto era l’alimentazione. E io volevo saperne di più.”
Cosa ha convinto tuo padre a seguirti?
“All’inizio nulla in realtà. Decisi di cambiare per primo la mia alimentazione in modo da riscontrare su me stesso i benefici di questa scelta, ma il mio esempio non smuoveva di un millimetro mio padre che continuava a mangiare come aveva sempre fatto e mi seguiva di malavoglia nelle diverse conferenze mediche cui lo trascinavo. Fino a quando nel novembre del 2011 lo convinsi a partecipare ad un seminario del dr. Young a Firenze. Qui gli è stato fatto sul momento un esame del sangue (si è offerto volontario) e il professore americano gli prescrisse di bere 6 litri di acqua ionizzata alcalina al giorno e di seguire strettamente l’alimentazione raccomandata nel suo libro “Il miracolo del PHalcalino”. Non so cosa sia scattato e perché. Ma all’uscita da quella conferenza mio padre è capitolato e ha accettato di seguirmi per le 12 settimane necessarie al trattamento. Non una in più, ma neanche una in meno. E da quel momento la nostra vita è cambiata completamente”.
Tutta la famiglia ha iniziato a seguire un nuovo stile alimentare…
“Tutti. Mio padre, mia madre ed io. Abbiamo chiesto al dr. Rege-Gianas, oggi divenuto un nostro grande amico, di seguirci. E abbiamo interpellato la dottoressa Michela De Petris, dietologa ed esperta nella terapia nutrizionale del paziente oncologico a Milano, oltre ovviamente al sostegno di Rocco Palmisano, naturopata e iridologo che ha curato la pubblicazione in Italia del libro del dr. Young. In poco tempo avevamo così il nostro estrattore e la nostra dieta per i primi 3 mesi. Ci siamo sottoposti a 5 sessioni di idrocolon-terapia e ci siamo attenuti uno ad uno a tutti i principi esposti sul libro. All’inizio non è stato facile, lo ammetto. L’abitudine è dura a morire. E nutrirsi di estratti di verdure verdi ricche di clorofilla e litri di acqua ionizzata alcalina per i primi giorni può sembrare strano e poco credibile. Ma con il passare dei giorni ci sentivamo tutti sempre meglio e sempre più in forze. Io ho continuato a lavorare e devo ammettere che mi sentivo benissimo. In casa facevamo a gara a chi la mattina aveva la saliva e l’urina più alcalina, e abbiamo imparato a giocare un po’ con una terapia che in principio era tutto meno che usuale. Poco prima della fine delle 12 settimane, nel corso di una visita di controllo, il risultato fu incredibile: la massa tumorale di mio padre si era ridotta a poco più di un puntino ed oggi, a distanza di un anno, il neurologo conferma che non c’è più. Il cancro è stato assorbito e lo si può vedere dalle sue lastre. Mio padre ha smesso la pastiglia per la pressione, ha tolto quella per le crisi epilettiche e sta bene. Anzi, sta benissimo. Si è iscritto ad un corso di cucina naturale vegan-macro-bio e oggi ha preso il diploma di cuoco. Insieme costruiamo e inventiamo piatti, a metà tra il crudo e il cotto. Ci divertiamo a sperimentare insieme nuovi gusti e nuove combinazioni. E la nostra vita è cambiata completamente”.
Da come parli, tuttavia, mi sembra di capire che la guarigione di tuo padre sia solo uno dei tanti risultati ottenuti in questi due anni?
“Combattere insieme, a tu per tu con mio padre, mi ha cambiato. Ci ha cambiati. Ci ha reso più forti, più uniti. Ma soprattutto ci ha dato un sogno: quello di continuare questa ricerca aiutando più persone possibili. Per questo stiamo lavorando insieme al dr. Rege-Gianas per costruire in Italia un centro capace di unire tutte queste scoperte, terapie e consigli alimentari in vista della salute e della prevenzione. I lavori sono solo all’inizio. Ma non demordo.”
Hai un messaggio per chi ti sta leggendo?
“Di non mollare mai. Di diffidare da ciò che è semplice e di non smettete mai di combattere: una speranza c’è sempre. Bisogna solo impegnarsi per ottenerla”.
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Mamma, cosa sono le pellicce?
domenica 5 gennaio 2014
CRUDO & SEMPLICE - Il trailer
Ve lo dico Nutro & Crudo...
Un film documentario...da vedere...
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I benefici della frutta secca
Ve lo dico Nutro & Crudo...
Una dieta che contempli l'assunzione regolare di una modesta quantità(una manciata ai pasti principali) di noci, noccioline, mandorle e altra frutta oleosa sarebbe in grado di abbassare fino al 20% dei tassi di mortalità per qualsiasi causa.
Diversi studi precedenti avevano trovato un'associazione tra l'aumento del consumo di noci, arachidi, mandorle e simili e un minor rischio di malattie cardiache, diabete di tipo 2, cancro del colon, calcoli biliari e diverticolite.
Alcuni studi avevano anche collegato l'aumento del consumo di quegli alimenti a una mortalità totale più bassa in popolazioni specifiche, ma nessuno aveva esaminato in dettaglio la correlazione fra i vari livelli di consumo e gli effetti sulla mortalità totale in una popolazione di grandi dimensioni.
La nuova ricerca, allora, usando sofisticati metodi di analisi statistica ha sottratto dai risultati l'effetto di altri fattori che potevano influire in modo positivo sulla mortalità, in modo da stimare il beneficio netto apportato dalla dieta a base di noci e simili.
Lo studio non ha individuato specifici effetti per specifici tipi di frutti: la riduzione della mortalità è apparsa simile per arachidi, noci, nocciole, mandorle, noci del Brasile, anacardi, noci macadamia, noci pecan, pistacchi e pinoli.
Una dieta che contempli l'assunzione regolare di una modesta quantità(una manciata ai pasti principali) di noci, noccioline, mandorle e altra frutta oleosa sarebbe in grado di abbassare fino al 20% dei tassi di mortalità per qualsiasi causa.
Diversi studi precedenti avevano trovato un'associazione tra l'aumento del consumo di noci, arachidi, mandorle e simili e un minor rischio di malattie cardiache, diabete di tipo 2, cancro del colon, calcoli biliari e diverticolite.
Alcuni studi avevano anche collegato l'aumento del consumo di quegli alimenti a una mortalità totale più bassa in popolazioni specifiche, ma nessuno aveva esaminato in dettaglio la correlazione fra i vari livelli di consumo e gli effetti sulla mortalità totale in una popolazione di grandi dimensioni.
La nuova ricerca, allora, usando sofisticati metodi di analisi statistica ha sottratto dai risultati l'effetto di altri fattori che potevano influire in modo positivo sulla mortalità, in modo da stimare il beneficio netto apportato dalla dieta a base di noci e simili.
Lo studio non ha individuato specifici effetti per specifici tipi di frutti: la riduzione della mortalità è apparsa simile per arachidi, noci, nocciole, mandorle, noci del Brasile, anacardi, noci macadamia, noci pecan, pistacchi e pinoli.
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venerdì 3 gennaio 2014
Non ti senti bene? Va’ dal fruttivendolo!
Ve lo dico Nutro & Crudo…
Quali sono i benefici che il nostro Sistema Immunitario ricava dal consumo costante di frutta e verdura? Vediamoli insieme:
la mela è indicata in caso di gastroenterite, diarrea e calcoli biliari. Può essere consumata in caso di diabete. A differenza di altri frutti, non favorisce le fermentazioni intestinali;
la banana è utilissima contro i disturbi legati all'ulcera gastrica: infatti il frutto neutralizza l'acidità creata dai succhi gastrici, stimolando la produzione di muco, in questo modo viene facilitata la cicatrizzazione delle ferite create dall'ulcera.Grazie alle sue proprietà rivitalizzanti e nutrizionali, il consumo delle banane è consigliato a chi pratica sport;
l’uva è ricchissima di antiossidanti, favorisce la diuresi e la purificazione dell’intero organismo;
l’ananas è efficace nelle dispepsie, ha un’azione antinfiammatoria, è decongestionante per le mucose. Rinforza il sistema immunitario;
il limone riduce i livelli di colesterolo e contrasta l’arteriosclerosi. Combatte reumatismi, artrite e gotta. Allevia i sintomi di mal di gola, raffreddore e influenza. Aiuta a digerire i grassi. L’uso esterno del succo di limone cura le affezioni della pelle;
l’arancia è un'ottima fonte di antiossidanti, che oltre a contrastare l'invecchiamento cellulare causato dai radicali liberi, contribuiscono a rendere più forte il sistema immunitario e più attivo il metabolismo;
il pompelmo è utilissimo in casi di inappetenza, digestione difficile, disturbi del fegato, insufficienza renale, capillari fragili ed infezioni polmonari.
Beh? Che fate ancora lì? Correte dal fruttivendolo!
giovedì 2 gennaio 2014
Smettiamo di autosabotarci!
Ve lo dico Nutro & Crudo...
troppo spesso ci autosabotiamo con comportamenti stupidi e poco salutari. Lo facciamo in ogni campo della nostra vita! In questo video il Dr. Roy Martina ci suggerisce tre tecniche per smetterla!
Buona visione!
http://www.youtube.com/watch?v=VXNyAqs3yl8
troppo spesso ci autosabotiamo con comportamenti stupidi e poco salutari. Lo facciamo in ogni campo della nostra vita! In questo video il Dr. Roy Martina ci suggerisce tre tecniche per smetterla!
Buona visione!
http://www.youtube.com/watch?v=VXNyAqs3yl8
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