martedì 19 novembre 2013

È possibile credere che la malattia sia usata come strumento per ricevere attenzioni?

Ve lo dico Nutro & Crudo...

È possibile credere che la malattia sia usata come strumento per ricevere attenzioni?

Ebbene, sì!

Attraverso la malattia, l’Ego bisognoso di attenzioni ottiene soddisfazione. È un meccanismo perverso e spesso inconscio, ma è un meccanismo potentissimo. L’appagamento dell’Ego è uno dei bisogni fondamentali dell’essere umano.

Quando tale appagamento non si registra, in soggetti con una personalità immatura può scattare il meccanismo che crea la malattia.

Un persona realmente felice ed appagata non sarà vittima di tale meccanismo. 

Le persone sane sono ricche di amore, apprezzamento, attenzioni e stima (soprattutto “autostima”). 
È un caso? No.

La moderna psicologia ha dimostrato e continua a dimostrare, attraverso studi e ricerche, che l’autostima sta alla base della salute e del benessere. 

Come può la medicina ignorare un dato così importante? 
Come si può scindere la mente dal corpo e concentrarsi solo sui “sintomi”? 
È un vicolo cieco!

Per molte persone i blocchi nella soddisfazione del proprio Ego sono spesso evidenti: ansia, confusione, complessi d’inferiorità, incapacità di godersi le cose belle della vita, sensi di colpa… 

Tutto questo è terreno fertile per l’Ego che tenta di soddisfare i suoi bisogni attraverso un meccanismo malato, pericoloso e controproducente.

Possiamo affermare che tutte le nevrosi e le infermità create dall’Ego sono una conseguenza di una eccessiva carenza di autostima? Sì! 

E allora come possiamo ripristinare quello stato di benessere che sta alla base si una vita vissuta serenamente? 
Per prima cosa l’Ego deve prendere coscienza della situazione! Dobbiamo lavorare su noi stessi e comprendere che non è nel nostro interesse ammalarci per ottenere attenzioni e “coccole”. 

L’alimentazione, la corretta respirazione, il buon riposo sono strumenti potentissimi, ma tutto questo serve a poco se non coltiviamo pensieri sani!

Prendiamoci cura del nostro corpo, ma prendiamoci cura anche della nostra psiche. 


Siamo un tutt’uno, prendiamone atto!

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