lunedì 4 novembre 2013

Quel comportamento è genetico...

Ve lo dico Nutro & Crudo...

"Un'idea molto forviante, tuttavia molto diffusa e potenzialmente pericolosa recita: "Quel comportamento è genetico!".
Beh, cosa vuol dire? Tante sottigliezze...se ci si intende di biologia moderna!
Ma per la maggior parte della gente finisce per significare una visione deterministica della vita ben radicata nella biologia e nella genetica. 
Geni= cose che non si possono cambiare.
Geni= cose che sono inevitabili.
Ed è inutile quindi che si sprechino risorse cercando di sistemarle.
Potremmo anche non investire le energie della società per migliorare. 
Tanto è inevitabile e immutabile.
Ma questo è pura follia!".
 (Dr. Robert Sapolsky, Professore di scienze neurologiche all'università di Stanford)

"Comunemente si crede che alcuni disturbi, come quelli dell'attenzione, siano determinati geneticamente. 
Che disturbi come la schizofrenia siano determinate geneticamente. 
In realtà è il contrario, niente è programmato geneticamente.
Ci sono malattie molto rare, una manciata di casi estremamente sparsi per la popolazione che sono veramente determinati geneticamente. 
Gran parte delle patologie complesse potrebbero avere una predisposizione genetica che però non vuol dire una predeterminazione.
L'intera ricerca dell'origine delle malattie e del genoma era destinata a fallire prima ancora che ci pensassero, perchè gran parte delle malattie non sono geneticamente predeterminate.
Disturbi cardiaci, cancro, ictus, reumatismi, malattie autoimmuni, salute mentale, dipendenze...nessuna di queste è determinata geneticamente!
Il cancro al seno, ad esempio, su 100 donne con il cancro, soltanto 7 saranno portatrici di geni del cancro al seno, ma 93 non lo sono. E su 100 donne che hanno questi geni, non tutte si ammaleranno di cancro". 
(Dr. Gabor Matè, fisico)

"I geni non sono solo entità che ci fanno comportare in un determinato modo a prescindere dall'ambiente, i geni ci danno differenti modi di reagire al nostro ambiente.
Pare, infatti, che alcune influenze nella prima infanzia e il tipo di educazione incidano sull'espressione genetica, accendendo o spegnendo letteralmente determinati geni, portandoci su un determinato percorso evolutivo adatto al genere di mondo con cui si ha a che fare".
(Richard Wilkinson, Professore emerito di epidemologia della facoltà di Nottingham)

Nessun commento :

Posta un commento