Ve lo dico Nutro & Crudo...
Le piante ornamentali esercitano un ruolo sempre più importante nella
nostra vita legata ad una società tecnologica e sono diventate elementi
indispensabili per migliorare la qualità dell’esistenza dell’uomo.
Innanzitutto soddisfano il nostro senso estetico dandoci le possibilità di decorare giardini, terrazze e case,
favorendo la nascita di una passione che migliora il tono dell’umore,
riempie le nostre giornate e ci fa sentire utili nel curare i nostri
amici vegetali.
Recenti ricerche condotte in Australia, U.S.A, Giappone dimostrano che
la presenza delle piante induce un’azione rassicurante e rilassante sul
nostro sistema nervoso e lo stesso colore verde delle foglie,
probabilmente per motivazione ancestrali legate al nostro DNA, svolge
una attività benefica sulla salute.
Studi di neurobiologia vegetale affermano che le piante emettono impulsi
elettrici di tipo nervoso con cui comunicano tra loro e vengono
recepiti dall’organismo umano che ne trae beneficio. Ecco, quindi, la
nascita di “ giardini della salute” in cui vengono scelte idonee specie
botaniche le cui emissioni giovano a chi le frequenta, mentre altre
darebbero sensazione di fastidio e sono da scartare.
Nelle aree urbanizzate gli alberi svolgono funzioni importantissime per la nostra qualità della vita.
Innanzitutto le piante depurano costantemente l’aria cittadina inquinata
e la arricchiscono di ossigeno. Ogni albero di almeno 20anni di età,
nel periodo di attività vegetativa, libera al giorno nell’atmosfera 5
tonnellate di O2 e sottrae una pari quantità di CO2 mediante la
fotosintesi clorofilliana. Inoltre, le foglie filtrano costantemente
l’aria che, attraverso aperture chiamate stomi, entra al loro interno
dove vengono depositate varie molecole tossiche frutto delle attività
umane, quali anidride solforosa e solforica, etilene, derivati del
fluoro e del cloro, ossidi di azoto, ozono, derivati del piombo, ecc.
Queste molecole vengono rielaborate all’interno delle cellule vegetali
diventando parte integrante di complessi organici e l’aria ne esce
pulita. Naturalmente non tutte le specie botaniche sono in grado di
assorbire le sostanze tossiche senza riportare danni: tigli, magnolie,
aceri e frassini, manifestano maggiore resistenza mentre ippocastani,
platani, carpini, possono avere seri danni, anche mortali se vegetano in
aree particolarmente inquinate.
Ecco l’importanza di disporre di
appropriate conoscenze quando si progetta un’area di verde, pubblica o
privata, scegliendo sempre le specie idonee per quella zona che deve
essere studiata da ogni punto di vista ed escludendo le piante sensibili
a malattie, stress ambientali o con problemi climatici.
Gli antichi Pellerossa sostenevano che per ogni malattia esiste la
giusta specie botanica i cui contenuti sono in grado di guarirla.
Infatti la pratica erboristica è sempre più in espansione e gli estratti
di piante vengono usati contro moltissime patologie fisiche e psichiche
oltre, naturalmente, alla possibilità di utilizzare, nella cosmesi,
sempre più prodotti vegetali per la nostra bellezza. Non si può
dimenticare la “aromaterapia” che nasce dalla consapevolezza che i
nostri recettori olfattivi, quando vengono a contatto con profumi di
fiori, siano in grado, di fronte all’azione di determinate molecole, di
indurre la formazione di neurotrasmettitori benefici per la salute
umana. Tanti quindi sono i benefici che ci vengono dal contatto con il
mondo vegetale e per questo dobbiamo considerare le piante come esseri
degni di rispetto e di attenzione e soprattutto essere pronti a curarle
dalle tante malattie che ormai insidiano tutte le specie botaniche
coltivate o spontanee.
venerdì 25 ottobre 2013
L'importanza delle piante
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