venerdì 13 dicembre 2013

Attività fisica

Ve lo dico Nutro & Crudo...

"L'effetto dimagrante dell’attività fisica è evidente, le prove scientifiche concordano. Unrecente esame di tutti gli studi attendibili ha confrontato il rapporto fra peso corporeo e movimento28, dimostrando come le persone più attive fisicamente fossero quelle che pesavano di meno. Da un’altra serie di studi di ricerca è risultato che l’esercizio fisico svolto regolarmente aiutava a non riprendere il peso perso originariamente mediante un programma di attività fisica. Neanche questo ci sorprende. Iniziare e sospendere un programma di esercizio fisico non è una buona idea: la cosa migliore è inserirlo nel proprio stile di vita, in modo da acquisire una buona forma fisica, mantenerla e non limitarsi a bruciare calorie.

Quanto esercizio è necessario per non aumentare di peso? Una stima approssimativa tratta da una rivista seria suggeriva che una pratica quotidiana tra i quindici e i quarantacinque minuti mantiene un peso corporeo di 5-8 kg inferiore rispetto a una situazione in cui non si svolge attività fisica. La cosa interessante è che non dovremmo dimenticare la nostra attività fisica “spontanea”, quella associata alle faccende che sbrighiamo quotidianamente e che può incidere per 80-100 calorie al giorno (kcal/giomo).  
Le persone regolarmente in movimento saranno sempre in notevole vantaggio rispetto a quelle intrappolate in uno stile di vita sedentario.

Mi sono reso conto dei vantaggi della combinazione di alimentazione ed esercizio fisico nel controllo del peso corporeo grazie a uno studio molto semplice che ha coinvolto i nostri animali da laboratorio. Ricorderete che ai nostri due gruppi di cavie venivano somministrate rispettivamente una dieta a base del tradizionale 20% di caseina (proteine del latte vaccino) o una che ne conteneva solo il 5%. I ratti del secondo gruppo presentavano
un tasso sorprendentemente minore di cancro e livelli inferiori di colesterolo endogeno e vivevano più a lungo. Inoltre consumavano una quantità leggermente maggiore di calorie, che però bruciavano come calore corporeo. Nel corso di questi esperimenti alcuni
di noi hanno notato che gli animali che ricevevano il 5% di caseina sembravano più attivi di quelli a cui ne veniva somministrato il 20%. Per verificare questa idea abbiamo messo sia i ratti nutriti con il 5% di caseina sia quelli che ne ricevevano il 20% in gabbie fornite di ruote per l’esercizio fisico con contatori che permettevano di registrare il numero di giri della ruota. Già nel corso del primo giorno gli animali nutriti con il 5% di caseina facevano volontariamente una quantità di "esercizio” nella ruota circa due volte superiore rispetto agli animali alimentati con il 20% di quella proteina'1. Il livello di esercizio del primo gruppo di ratti è rimasto notevolmente più alto per tutte le due settimane dell’indagine.

Ora possiamo mettere insieme alcune considerazioni veramente interessanti sul peso corporeo. Una dieta vegetariana agisce sul bilancio calorico per mantenere il peso corporeo sotto controllo in due modi: in primo luogo, rilascia le calorie sotto forma di
calore corporeo invece di accumularle come grasso corporeo, e bastano poche calorie per fare una grande differenza nel corso di un anno. In secondo luogo, una dieta vegetariana incoraggia a praticare più attività fisica, cosa che riesce sempre più facile man mano che il peso corporeo diminuisce. Alimentazione ed esercizio contribuiscono a diminuire il peso corporeo e migliorare lo stato di salute generale".


(tratto da "The China Study" di T. Colin Campbell, Macro Edizioni)

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