mercoledì 4 dicembre 2013

Il linguaggio biologico...la nuova lingua dell'inganno

Ve lo dico Nutro & Crudo...

Oggi, più che mai, sta accadendo che anche l'uso del linguaggio sta provando in tutti i modi a raggirarci, a confonderci, a farci credere che tutto sia perfetto, giusto e corretto...soprattutto, se si parla del consumo di animali sulle nostre tavole e nel nostro quotidiano.

Come se gli animali usati per la produzione alimentare, quindi carne, uova e latte, per la pelle, e via dicendo, siano animali felici e  trattati nel migliore dei modi!

Come se i milioni di capannoni in cui vengono messi gli animali, in pochi metri di spazio, al buio, sono in realtà luoghi di vacanza!

Come se le mutilazioni, l'alimentazione forzata, l'uso esagerato di farmaci e per finire l'uccisione nei macelli siano in realtà delle carezze, della sana alimentazione, delle cure amorevoli e una fine vita degna di ogni essere su questa terra...

E così, è facile leggere o sentire jingle e slogan pubblicitari che ci parlano di:  "animali che pascolano felici"..."mucche contente"..."galline allegre" con l'accompagnamento di immagini che ci mostrano animali liberi, in immensi pascoli verdi, quasi a voler richiamare il mito della vecchia fattoria! ia ia oh...

Il problema dov'è? 
E', semplicemente, che tra i clienti di queste industrie, fabbriche, multinazionali ecc. ci sono tanti vegetariani! 
Tanti amanti degli animali! 
Tanti ecologisti! 
Tutti convinti di esser tornati, invece, al mito del vivere in modo naturale...come quando un uomo primitivo cacciava, con le proprie mani e delle armi da lui creato, un animale incontrato in un bosco! 

In realtà, dietro parole come carne biologica viene nascosto e soprattutto, dimenticato che tutti gli animali, di qualsiasi allevamento, restano, comunque, dei condannati a morte! 

Verranno uccusi, lo stesso, non appena la loro resa comincierà a calare! 

Gli animali d'allevamento, (e potremmo dire che ciò vale per tutti gli animali...anche per gli animali domestici), oltre ad essere privati della loro libertà( dove per libertà si intende assenza di gabbie, recinsioni, redini, costrizioni, addestramenti...e quindi guinzagli, sterilizzazioni e via dicendo) trascorrono una piccola parte della loro vita in attesa di essere portati al macello dove saranno ammazzati.

Come può una persona razionale credere che la mucca d'allevamento possa essere felice? 
Le viene tolto il figlio appena partorito, viene inseminata artificialmente, le viene aspirato il latte forzando la sua produzione e infine viene uccisa dopo pochi anni!

Sarebbe come dire che una persona è felice se viene rinchiusa in un campo di concetramento, le viene tolto il bambino appena partorito, viene inseminata senza sosta, è costretta a lavorare duramente per poi venire uccisa in giovane età!

Voi, consumatori alternativi, critici, vegetariani state attenti...siete vittima di pubblicità ingannevole...non basta fare un passo verso il giusto...bisogna tirarsi dietro tutta la zampa...ops...gamba! 

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