Ve lo dico Nutro & Crudo...
Poichè non si può immaginare una vita senza scelta, e tutto ha un significato nel mondo, anche il silenzio, e poichè vivere in qualche maniera significa pur riconoscere l'impossibilità della negazione assoluta, la prima cosa che noi non possiamo negare è la vita degli altri.
Ecco, il perchè della rivolta, vista come uno slancio "irragionevole" contro una condizione incomprensibile e ingiusta, e che pur rivendica l'ordine nel caos.
Risollevare gli uomini dalla loro solitudine, dare una ragione ai loro atti, mettersi non dalla parte degli uomini che fanno la storia ma di coloro che la subiscono.
Rivolta quindi come fraternità: l'unica salvezza dalla disperazione può essere nella solidarietà fra gli uomini; l'unica rivolta possibile, il rifiuto di portare altro male nel mondo.
L'assurdità della condizione umana ci porta alla necessità di reagire, attraverso una rivolta che non può essere esclusivamente individuale.
Bisogna, in questo senso, superare la solitudine del sè e trovare così una fratellanza di intenti e di "armi" contro una società che ci vuole sempre più individui singoli e soli e quindi vulnerabili.
Tratto da un saggio filosofico di Marcella Granito
lunedì 9 dicembre 2013
L'unica rivolta possibile, il rifiuto di portare altro male nel mondo.
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